Colazioni

Le “banane di San Michele Di Ganzaria” non sono un frutto, ma un gustoso dolce

Chi non ha mai sentito parlare delle famose “banane” di San Michele di Ganzaria? non si tratta del frutto esotico, ma di una specialità pasticcera che è tipica di questa località. Una tradizione che nasce otre 50 anni fa e portata avanti da tre generazioni della famiglia Gallina. Lorenzo, l’attuale gestore ci racconta la storia di un prodotto che ha reso celebre e famoso sia nel calatino, che in ambito regionale e nazionale i suoi dolci. Personalità del mondo dello spettacolo e della moda , come i famosi Dolce & Gabbana ed esperti pasticceri e gastronomi; tanto da spingere il famoso giornale “pasticceria internazionale” a dedicare un lungo articolo con tanto di foto e ricette. Ma vediamo come il famoso pasticcere San michelese ha risposto ad alcune nostre domande raccontandoci come è nata questa tradizione e comunicandoci la ricetta delle famose banane di San Michele

 

Come nasce la pasticceria della famiglia Gallina?

Nasce con la pasticceria di Caltagirone, esattamente con il sig Sciano Cusumano, uno dei più grandi pasticceri del calatino,  quando iniziò la nostra attività nel 1964 mio nonno lo chiamò per  delle consulenze e dimostrazioni di pasticceria, fu lui a incrementarci su questo cammino.

Come mai avete dato questo nome, Banana?

Il nome banana è dato dalla forma, dalla lunghezza, in provincia di  Messina negli anni ’60 la facevano con la stessa banana, e facendo parte dell’associazione Duciezio,  l’elite della pasticceria siciliana,  ho scoperto questa cosa.

La nostra banana ha una pasta salata,  la crema è molto fine, quasi una crema diplomatica, senza conservanti, è fatta solo con latte, farina e uova

Quando una tradizione supera i 50 anni, si può dire che è un pezzo di storia, qual’è il segreto?

Il segreto è essere onesti con la clientela e dare un prodotto eccellente e anche di qualità,  dare un prodotto che soddisfi il cliente

Un punto di ritrovo per molti siciliani

La nostra pasticceria si trova in un punto di passaggio per cui molti nostri clienti si fermano per gustare le famose banane che produciamo. Quindi anche se il paese è piccolo, abbiamo tantissimi clienti che vengono appositamente per gustare questa specialità. Spesso ritornano e le acquistano per farli gustare ad amici e parenti; da qui nasce la notorietà delle nostre “banane”

Quanto è importante la famiglia?

La famiglia è importantissima, mio nonno nel 1964, quando si organizzavano i matrimoni lui faceva i dolci  che spesso si consumavano in casa o nei garage dove queste feste si svolgevano.  I dolci più ricercati allora erano le pagnottine, piccole tortine e ovviamente,  le banane. Questa  tradizione  è stata, da allora tramandata da padre in figlio

Hai ereditato questa passione, questa tradizione, chi la porterà avanti, ci stai già pensando?

Io ho un figlio di tre anni e una bambina di sei mesi, certo ancora è un po’ presto per pensarci,  però la buona educazione in casa premia sempre, e l’esempio e l’amore che tutti la famiglia ha per questo lavoro spero possa coinvolgerli. Vedremo…

La pasticceria Gallina non ha solo banane, puoi fare una carrellata dei tuoi prodotti?

Abbiamo i lievitati, le cassatelle fritte, e con la stessa  pasta bignè diversifichiamo molti prodotti, inoltre,  la pasta sfoglia esclusivamente tirata a mano, il buccellato sia di mandorle che di miele e tante altre specialità

Come stai  vivendo questo periodo di pandemia?

Noi abbiamo molti anni di esperienza  e anche in questo difficile momento non ci hanno abbandonato

Ingredienti

-1 litro di acqua

-1/2 litro di latte

-600 g di farina

-50 g di sale

-600 g di burro

-Circa 40 uova

Preparazione

Versare in una pentola acqua, latte, burro e sale, fare bollire, unire la farina e mescolare bene. dopo avere riposato 5 minuti, mettere in planetaria, aggiungere le uova per una pasta morbida e modellare. Infornare a 250°C.

Crema

-1 litro di latte

-350 g di zucchero

-5 tuorli

-100 g di amido

-50 g di farina

-50 g di burro

-Vaniglia q.b

-Aromi q.b

Preparazione

Preparare una pastella con zucchero, farina, tuorli e amido. Nel frattempo, scaldare il latte in pentola. Quando è ben caldo, aggiungervi la pastella e mescolare sino all’addensamento della crema. Rimuovere dal fuoco e fare intiepidire. Trasferire in planetaria, unire vaniglia, aromi, burro e mescolare per altri 5 minuti.

Francesca Giarratana

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