Disastri in cucina il terrore di tutti gli amanti dei fornelli, soprattutto se parliamo di ricette simbolo della nostra cultura e epifania della nostra infanzia. Pensate di essere tra i fornelli di casa vostra, immersi nella farina, con le mani in quell’impasto morbido, circondati dal rosso del pomodoro, dal verde del basilico, dalla mozzarella bianca. Pronti a gustare quella fetta calda calda di pizza fatta in casa appena sfornata. Ma non tutto è perfetto!
Ecco qualche errore nella preparazione della pizza e come rimediarvi.
La più grande preoccupazione per chi prepara la pizza in casa è sicuramente la mancata lievitazione, questo comporta un aggiunta spropositata di lievito. Sicuramente il problema successivo non sarà la lievitazione ma ecco le nefaste conseguenze:
C’è una sola soluzione: aggiungere il lievito pian piano. In realtà la giusta quantità di lievito per ogni chilo di farina è davvero di pochi grammi. Il nostro consiglio è usare solo mezzo cubetto di lievito di birra, successivamente nei prossimi impasti usatene sempre meno, fino a che troverete il giusto equilibrio tra i vostri tempi di impasto e la giusta maturazione.
Sperimentare nuove ricette con farine diverse è sempre un’ avventura molto intrigante, ma si corrono molti rischi:Una lievitazione molto rapida, Una massa poco consistente, durante la stesura dell’impasto noterete che tende a strapparsi e
a bucarsi, dopo la cottura l’impasto potrebbe risultare troppo friabile. La ragione di tutto ciò è dovuta alla scarsa quantità di glutine contenuto nella farina.La sua debolezza lo farà bucare durante la lavorazione, inoltre opporrà scarsa resistenza ai gas che si formano durante la lievitazione e quindi si gonfierà rapidamente.
Con queste caratteristiche si otterrà, come nel caso di troppo lievito, una pizza poco fragrante e aromatica e sempre per la
stessa ragione: poco tempo per la maturazione e la formazione dei composti aromatici per lievitazione rapida.
Per evitare questo problema bisogna scegliere farine con maggior contenuto di glutine.Sommariamente si può dire di usare
farine “0” e magari controllare che il contenuto di proteine riportato nell’etichetta nutrizionale sia almeno del 10%.
Sperimentare nuovi abbinamenti e ricette su come condire una pizza è una goduria per gli aspiranti chef ma cuocere una pizza a puntino significa riuscire a far perdere l’acqua agli ingredienti di condimento, senza che bagni l’impasto e resti lì a fare la pozzetta.
Potremmo rischiare di ottenere una pizza non cotta nel disco centrale, resta gommosa e semicruda nello strato subito sotto il condimento
l’acqua in eccesso resta sopra la pizza e al taglio bagna tuttoÈ un difetto grave, perché compromette la riuscita della pizza, rendendola anche immangiabile nei casi peggiori.
I rischi maggiori si corrono con l’uso di:
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