Mancavano pochi giorni alla festa di San Giuseppe e la festa del papà, si respirava già aria di primavera, dopo il lungo inverno freddo e piovoso, che ci aveva costretti a stare dentro, ogni tanto il cielo mostrava il suo azzurro e il cuore gioiva. Le violette profumano, gli asparagi e i pesci d’uova, a pagnuccata di uova e di miele. Un ricordo, tanti ricordi di miele profumato e caramellato con lo zucchero, di ricotta fritta con le uova .La strada si riempiva di venditori, la Pasqua si avvicinava, per strada vendevano ricotte nelle cavagne, buonissime e uova in un grande paniere pieno di paglia. Mia NONNA era bravissima a fare a pagnuccata… sei, otto uova, sopra u scanaturi, la farina a fontana, le mani lisce e belle, rompevano uova, raccoglievano farina senza rompere a funtana, il cerchio non si doveva aprire e poi impanava e girava fino a che il panetto non fosse liscio. Poi co scanaturi cominciava a spianare fino a fare una sfoglia non molto sottile. Si tagliava a strisce e si arrotondava a cordicella e poi a dadini.
Era un dolce lavorato tanto, richiedeva pazienza, poi la frittura, il caramello, finalmente sul marmo oliato per farne tocchetti e ciambelle. Si portava anche o “Cummitu ri San Giuseppi, co balicu, una bella ciambella che veniva venduta con tanti prodotti della campagna, asparagi, uova, galli e galline, formaggi freschi e stagionati, dolci o pepati, e il venditore banniava, “Quanti ci rati pi sta pezza ri furmagghi”? Cinqu liri, setti liri, reci liri, uttima vuci, pi vui… e l’asta continuava e si facevano affari e si portavano a casa tanti prodotti. Il ricavato andava alla Sacra Famiglia, poveri che avevano bisogno di tutto e nessuno si vergognava e nessuno si rifiutava di comprare, si dava con il cuore.
Pagnuccata
-40 g di zucchero
-400 g di farina 00
-1 scorza d’arancia
-3 uova medie
-Cannella
-60 g di strutto
-1 pizzico di sale
-15 g liquore all’anice
-Miele e Codette colorate per guarnire
Sciogliete lo strutto e fatelo raffreddare, ponete in una ciotola la farina, lo zucchero, le uova, un pizzico di sale, la scorza grattugiata dell’arancia il liquore all’anice e lo strutto .Iniziate ad impastare a mano nella ciotola, poi trasferite l’impasto su una spianatoia e impastate fino a creare un panetto compatto e omogeneo .
Fatelo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Trascorso il tempo di riposo riprendete il panetto ,dividetelo in 6/7 parti uguali con un coltello .
Con ciascun pezzo create dei bastoncini spessi circa 1 cm .A questo punto, tagliate i bastoncini a piccoli pezzettini da 1 cm e disponeteli su un telo, facendo attenzione a non sovrapporli
Passate alla cottura: scaldate in una pentola l’olio di semi quando sarà ben caldo immergete e con una schiumarola per una frittura ottimale assicuratevi che l’olio raggiunga la temperatura di circa 180° con un termometro per alimenti, per non abbassare la temperatura dell’olio cuocete pochi struffoli alla volta. Mescolate con una schiumarola per ottenere una cottura uniforme; saranno sufficienti 2-3 minuti per ottenere dei bocconcini dorati al punto giusto; scolateli e trasferiteli su un vassoio rivestito con carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso
Fate raffreddare e sciogliete il miele in una pentola a fuoco basso quando il miele sarà sciolto versate gli struffoli e mescolate per amalgamare Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire, poi aggiungete gli zuccherini colorati
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