La pasta perfetta, è questo l’obiettivo di ogni chef, ma il segreto non è un ingrediente segreto o ricette segrete. Come recitava una pubblicità: «il segreto per la pasta è la pasta». E’ un alimento semplice alla base della tradizione della cucina italiana. Proprio la classica pastasciutta con pomodoro è il biglietto da visita tricolore nel mondo. Ma quale pasta scegliere per un connubio perfetto con il condimento?
I criteri per scegliere la pasta perfetta sono: resistenza in cottura, masticabilità, superficie più o meno ruvida, capacità di mantenere il dente. Infatti, a differenza di quanto si pensa comunemente, i diversi tipi di pasta non sono solo trovate estetiche, ma ognuno risponde a differenti necessità in cucina.
La pasta corta ha diversi formati, tra di essi vi è la pasta bucata, ideale per sughi, che si prestano perfettamente ad essere raccolti nella cavità, soprattutto quelli preparati con pezzi di carne o verdure. Se il ragù è preparato ad hoc, cotto a sufficienza da diventare bello corposo e non liquido, avvolge bene le pennette, entrando al loro interno e permettendo al commensale di gustare appieno il sapore del sugo. Lo stesso vale per un sugo cucinato con delle verdure tagliate a tocchetti non eccessivamente grandi, che ammorbidendosi in cottura condiscono bene la pasta.
La pasta corta può essere anche non bucata, come le farfalle, i fusilli e le lasagne. Questa tipologia di pasta viene realizzata tagliando una sottile striscia di pasta e decorandola poi secondo la tradizione.
Gli abbinamenti perfetti per la pasta corta, dai fusilli secchi alle trofie fresche.
Le paste corte sono spesso vendute anche nel formato gigante: formati come i fusilli, i rigatoni e i paccheri diventano maxi e possono essere utilizzati al posto dei cannelloni come pasta ripiena di ragù e besciamella. Ma il formato i pasta più conosciuto e usato, per cosa si usa e soprattutto: PENNE LISCE O RIGATE?
La differenza sostanziale tra le due è che le penne lisce dopo la cottura in acqua rimangono più morbide al palato mentre le penne rigate presentano delle scanalature che raccolgono meglio il condimento.
Anche in questo caso è possibile dividere la pasta normale da quella bucata, ma i classici sono gli spaghetti, le bavette, le linguine e i vermicelli. Questi tipi di pasta sono i più versatili in cucina, perché possono essere conditi con qualsiasi tipo di sugo, senza alterarne il risultato. In generale, la pasta lunga non forata può essere condita sia con le salse dai sapori semplici, come aglio, olio e peperoncino, sia con quelli bianchi di mare, o ancora con la panna o i classici sughi di carne o verdure.
*sopra i 3 anni
La pasta liscia ha una superficie che trattiene in maniera minore il condimento, per questo non si presta a primi piatti con sughi che comprendono ingredienti a pezzetti perché tendono a non fare presa. In genere vengono usati accompagnamenti leggeri a base di verdure oppure di pesce. L’eccezione che conferma la regola? Le penne all’arrabbiata.
I formati di pasta ruvida più usati sono le lasagne e le tagliatelle all’uovo. In entrambi i casi le caratteristiche della superficie contribuisce a raccogliere e trattenere il condimento. Il connubio perfetto è il ragù alla bolognese. Ma la loro superficie si sposa anche le verdure (ad esempio, i carciofi, le melanzane o gli asparagi), i formaggi e il pesto.
Il segreto per il piatto perfetto è la pasta, ecco i segreti per trovare il formato perfetto per la prima portata che stupirà i tuoi ospiti.
Ecco tutti i modi per condire la pasta
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