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Frico o Fricò, il piatto del Friuli Venezia Giulia portato dalle dominazioni

Frico o Fricò, il piatto del Friuli Venezia Giulia portato dalle dominazioni nella prima metà del quattrocento alle versioni odierne

Il Frico (o fricò) è una ricetta popolare che, come molte altre, nasce per ridurre al minimo gli sprechi. E’ un tortino di formaggi a cui vengono spesso aggiunte patate o cipolla, a seconda delle zone di preparazione del piatto.

Il nome originale era Fricò in quanto la lingua friulana accenta la tonica finale, caratteristica della lingua soppressa con la diffusione dell’italiano all’inizio dell’ottocento.

Piglia del caso grasso et che non sia troppo vecchio né troppo salato, et tagliarai in fettolini o bocconi quadri, o como ti piace; et habi de le padellette fatte a tale mistero; en el sol fondo metterai un pocho de butiro, ovvero di strutto fresco, ponendole a scaldare sopra le brascie, et dentro gli mettirai li ditti pezzoli di caso; et como ti piace che sia fatto tenero gli darai una volta, et mettendogli sopra del zuccharo et de la cannella; et mandarlo subito in tavola, che si vol magnare caldo caldo. Item poterai conciare in altro modo lo ditto caso brustolandolo, prima arrostendo al foco de le fette de lo pane tanto che da ogni lato s’incomincino a rostire, mettendo le dicte fette per ordine in una padella da torte; et sopra a quelle porterai altramente feci e di caso un poebo più sottili che quelle de lo pane, et sopra la padella mùettirai lo suo coperchio fatto caldo tanto che’l ditto caso s’incominci a struggere, o a squagliare. Et facto questo gli butterai di sopra del zuccharo con poca di cannella, et zenzevero.

Così il cuoco di Ludovico Trevisan, Maestro Martino trascrisse la ricetta ne il De Arte Coquinaria all’inizio del millequattrocento. Ma non esiste una ricetta originaria, infatti tutte le famiglie avevano la propria e la custodivano gelosamente. Il piatto nasce per ridurre al minimo gli sprechi soprattutto i ritagli delle forme di formaggio.

OGGI

Le tante ricette, oggi, portano a due diverse tipologie: il primo morbido grazie all’aggiunta di patate, oltre alla cipolla e talvolta i pomodorini; il secondo è più croccante e il formaggio viene cotto con olio. Ma le ricette più buone vengono ancora custodite gelosamente dalle famiglie con una grande tradizione alle spalle.

Foto articolo: immagine di repertorio

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Cristina Acquaviva

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