Inizialmente era considerato un piatto povero, contadino, poiché le famiglie meno agiate consumavano la parte meno pregiata del bovino. Leggenda vuole che la trippa venisse consumata anche dagli antichi greci.
La trippa romana era un cavallo di battaglia della Sora Lella, attrice romana e proprietaria dell’omonimo ristorante, sorella inoltre del celebre attore Aldo Fabrizi. Per tradizione viene consumata il sabato.
La trippa conserva odori e sapori di tutta la tradizione romana
Ingredienti
Sciacquate bene la trippa e sistematela in uno scolapasta. Tagliate a cubetti la carota, il sedano, la cipolla, fate rosolare il tutto in un tegame con olio extravergine d’oliva e aggiungete anche uno spicchio d’aglio.
Lasciate insaporire per un minuto e poi unite il guanciale tagliato a cubetti e la trippa. Fate sfumare con il vino bianco e aggiungete sale, pepe e polpa di pomodoro, mescolate e lasciate cuocere a fuoco dolce per un paio d’ore. Dopo un’ora aggiungete la menta fresca e proseguite la cottura. Infine eliminate l’aglio e, a fiamma spenta, aggiungete il pecorino, mantecate e servite la vostra trippa ben calda.
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