Palermo e la sua provincia sono ricche di storia a livello culturale e a livello culinario. Tra i piatti tipici della zona ci sono le famosissime Panelle. Nelle più importanti vie del capoluogo siciliano, possiamo annusare e assaporare questa prelibatezza fatta di farina di ceci.
La ricetta delle panelle è millenaria, tra le più antiche della cucina siciliana, tra il IX° e XI° secolo, gli arabi, durante la loro dominazione, iniziarono a macinare i semi dei ceci, ricavandone così una farina da mescolare insieme all’acqua, cotta poi sul fuoco.
Negli anni successivi le tecniche di preparazione e di cottura si sono modificate e queste buonissime frittelle sono diventate marchio culinario della provincia di Palermo.
Il fascino della “Panella” ha catturato illustri personaggi tra cui Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia. Oggi possiamo mangiare le panelle con del pane, come la classica mafalda, formando così il connubio perfetto del “pane e panelle”.
Quotidianamente i palermitani gustano le panelle, ma c’è un giorno in cui questa peparazione diventa ricorrenza, ovvero il giorno in cui si celebra Santa Lucia, le panelle si trasformano e diventano uno squisito dolce ripieno di crema. La storia delle panelle e delle “panellerie” non avrà mai una fine, la storia continuerà a ripetersi giorno dopo giorno, deliziando ogni generazione.
INGREDIENTI (6 PERSONE):
500 gr di farina di ceci
1,5 lt di acqua
olio di semi q.b.
sale 10 g – pepe q.b.
prezzemolo da tritare 10 g
PROCEDIMENTO:
Mettere in una pentola capiente acqua fredda e setacciare la farina di ceci. Mescolare energicamente con una frusta, successivamente accendere il fuoco a fiamma media. Aggiungere il sale e il pepe e continuare a mescolare affinchè non si attacchi alla pentola. Quando inizierà ad addensarsi e a bollire cuocere ancora per 10-12 minuti.
A fine cottura il composto si presenterà compatto, aggiungere il prezzemolo ed amalgamare. Appena pronto, versare su un foglio di carta forno, allargarla, aiutandosi con il cucchiaio, coprire il composto con un altro foglio e con il mattarello spianarlo fino ad ottenere uno spessore di 1 centimetro e mezzo. Una volta raffreddato tagliare a quadretti e friggere in olio molto caldo.
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