Una leggenda narra che una signora di Zafferana Etnea nel 1924 decise di aprire una pasticceria “Donna Peppina”, fu lei ad inventare la prima “Siciliana”, ovvero un calzone fritto farcito. Da quel giorno il successo delle siciliane e della rosticceria catanese divenne nazionale.
La versione originale prevede una farcitura composta da acciughe, olive, tuma e cipolla fresca. Più tardi sono nate le versioni con formaggio e salumi. Oggi vi proponiamo la ricetta di “Donna Peppina”.
-200 g di farina di Manitoba
-200 gr farina 00
-220 ml di acqua a temperatura ambiente
-2 cucchiaini di lievito disidratato
-1 cucchiaino di zucchero
-30 gr di olio evo
-Sale q.b.
500 gr di tuma
50 g di filetti di acciughe
Cipolla lunga q.b.
Olive nere denocciolate q.b.
Sale e pepe nero q.b.
Sciogliete il lievito disidratato in un po’ di acqua. Formate una fontana con la farina e aggiungete il lievito sciolto, unite olio, sale e zucchero. Impastate tutto fino ad ottenere un composto liscio, coprite con una pellicola e lasciate riposare per 2 ore.
Trascorse le ore, infarinate un piano di lavoro e lavorate l’impasto con il mattarello. Formate una sfoglia sottile, modellate dei dischi e farciteli con acciughe, tuma, olive, cipolla, sale e pepe.
Chiudete i dischi e formate delle mezzelune, ma saldate bene i bordi. Friggete in abbondante olio di semi.
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