Ma come prepararle nella nostra cucina? Ecco una ricetta
Per pennellare
In una ciotola setacciate i due tipi di farina bianca ed unite lo zucchero. Nel frattempo sciogliete il lievito di birra fresco nell’acqua tiepida addolcita con un cucchiaino di malto d’orzo e versate il lievito sciolto al centro della farina. Adesso intiepidite il latte e sciogliete il burro a dadini. Unite la soluzione così preparata al resto degli ingredienti ed impastate velocemente. Unite il sale e continuare a lavorare la pasta, fino a quando non otterrete un composto morbido e vellutato senza grumi. Trasferite l’impasto in una ciotola e coprite con pellicola, lasciate lievitare per 3 ore in un ambiente tiepido. Foderate uno stampo con carta forno, meglio se da plum-cake, spennellate con un po’ di olio.
Riprendete la pasta e lavoratela velocemente, con il matterello stendete e formate un rettangolo con spessore di 1 cm. Arrotolate la pasta su se stessa per formare un salsicciotto. Sistemare il salsicciotto così ottenuto nello stampo. Fate riposare per altre 2 ore. Sbattete un uovo con poco latte. Pennellate la superficie del pan-brioches con la soluzione a base di uovo e cuocete in forno preriscaldato e statico a 180°C per 30 minuti. Sfornare e lasciar riposare su una gratella per una giornata.
Dopo 24 ore di riposo, tagliate il pan brioches a fettine spesse 7-8 mm. Sistematele su una piastra da forno e tostate a 140°C per 30 minuti, rigirandole spesso.
Servite o conservatele per 15 giorni.
Preparare la tavola di Natale è un momento speciale che aggiunge magia alla cena e…
Il Pandoro è un dolce tipico del periodo natalizio, originario di Verona, che si distingue…
Muffuletta è una morbida pagnottella rotonda di grano tenero, In dialetto siciliano, la parola muffuletta…
Crispelle di riso, dolce tipico siciliano, sono delle frittelle lievitate di riso aromatizzate all’arancia o…
Tipico e apprezzatissimo dolce della Festa di Santa Lucia del 13 dicembre secondo la tradizione,…
Gelo al melograno, con i suoi chicchi rosso rubino racchiude ciò che c’è di più…