La figura di San Martino è legata a Martino di Tours, soldato umile e caritatevole vissuto in Francia tra il 316 e il 397 dC, poi diventato vescovo. Secondo la tradizione, San Martino rinunciò al suo mantello per donarlo a dei mendicanti infreddoliti, dividendolo in due parti con la spada. Dopo il suo bel gesto , il cielo oscurato dalle nuvole si schiarì e comparve il sole. L’estate di San Martino è nata come leggenda popolare, ma sta davvero trovando riscontro nella realtà con queste belle  giornate quasi primaverili

Il giorno 11 novembre si ricorda San Martino,   invece a causa del Covid siamo costretti a stare in casa, ma possiamo sempre preparare i piatti della tradizione ed essere   protagonisti anche a casa.

in Sicilia, per San Martino è tradizione fare “li sfinci” golose frittelle ricoperte di zucchero. La sfincia è una morbida e soffice frittella dalla forma piuttosto irregolare.

Con pochi ingredienti si ottiene un dolce delizioso

Ingredienti

– 500 g. farina 0

-Mezzo cubetto di lievito di birra

-1 patata bollita e schiacciata

-400 ml di  Acqua tiepida o latte

– Un pizzico di sale

-50 g. di zucchero

– Zucchero per guarnire quanto basta.

Preparazione

Mettere l farina in una ciotola aggiungere lo zucchero e mettere il lievito, amalgamare e mettere il latte o l’acqua  a filo,  incominciare a lavorarlo aggiungendo il latte o l’acqua, finito il liquido mettere il pizzico di sale e lavorarlo almeno 5 minuti, deve risultare appiccicoso ma non fluido.

Mettere al caldo con un strofinaccio da cucina per 2 ore. Riscaldare abbondante olio in una pentola fare prova con lo stecchino se è caldo incominciare a formare le palline e metterli nell’olio, appena incominciano a dorare abbassare un pò la fiamma altrimenti  si bruciano fuori e rimangono crudi dentro.  Metterli in un piatto con carta assorbente
Passare nello zucchero e buon appetito!