I camerieri, quello che a volte non dicono, quello che tengono dentro di
sé, quel gruppo di lavoratori tante volte preso di mira
I camerieri. Quando entriamo in un bar o ristorante ci capita di assistere a scene poco piacevoli tra clienti e camerieri e la domanda che ci sorge spontanea è “Chissà quante maledizioni sta lanciando la cameriere/a”.
Proprio a tale proposito ho voluto capire cosa pensa un cameriere “tipo” quando si trova di fronte a clienti poco educati o a situazioni poco piacevoli. Se non ti piace un cliente, lo servi più lentamente oppure ti affretti a togliertelo dalla vista il prima possibile?
E qual è il cliente peggiore che hai mai servito?
“No, semmai più in fretta, così non devo continuare a tornare al suo tavolo.
I peggiori sono i “famosi” che pensano di poterci trattare come nullità. Devi avere una bella esperienza per sopportarli, ma alcune colleghe/i non ce l’hanno e passano il tempo a piangere in dispensa”.
Perché hai deciso di fare il cameriere? Ed hai dei trucchi per prendere più mance?
“Inizialmente era solo un modo per fare soldi, ma poi mi sono appassionato e ho cominciato a guadagnare bene, a tal punto di fare anche dei corsi. Faccio una cosa che ho imparato in un libro di psicologia per il business, diceva che se disegni un sole sorridente di fianco alla scritta “mancia non inclusa” sul conto, sembra meno invadente, E funziona davvero!”.