Vincenzo Donato: “Quando l’arte incontra la cucina”, un viaggio dalla Calabria alla Sicilia, un raccontare la propria storia e passioni per le tradizioni
Vincenzo Donato. Chi è Vincenzo Donato? Ce lo racconta lui stesso, in una chiacchierata che più “a cuore aperto” non si può.
“Ciao, mi chiamo Vincenzo Donato e sono un Cuoco autodidatta, nato a Cosenza il 5 Giugno del 1985, mi sono avvicinato al mondo della cucina all’età di 15 anni circa, quando per gioco iniziai a improvvisare, sperimentare e a riprodurre nel miglior modo possibile, ricette della mia tradizione, un gioco che mano mano, e anno dopo anno si è trasformato in grande passione grazie anche a gavetta, lettura di diversi libri di cucina e soprattutto tanta tenacia e pazienza, sono riuscito a trasformare nel mio lavoro”.
Se non fossi cuoco, cosa ti piacerebbe fare?
“Il mio sogno è sempre stato quello di fare il musicista e diventare famoso nell’ambiente musicale. Un sogno che nonostante tutto ancora mi accompagna”.
Qual è il tuo piatto preferito che incontra la tua passione per la musica?
“Nel tempo mi sono specializzato nella realizzazione di primi piatti. Amo le tradizioni ma dell’innovazione, apprezzo tantissimo l’evoluzione che può avere un piatto tipico in fusione con altri elementi, o per meglio dire alimenti, che rivoluzionano le origini del piatto stesso. La mia passione per la musica viaggia di pari passo con quella per la cucina. In musica come tra i fornelli, penso che ci sia bisogno di tanto studio e tanta passione”.
Due sapori che non possono andare insieme e l’ingrediente più importante della cucina?
“Non penso esistano due alimenti incompatibili tra loro, penso piuttosto che, bisogni saper dosare in maniera giusta e ben misurata entrambi i sapori ed è così facendo che un cuoco, o ancor meglio uno Chef, mette in pratica l’ingrediente più importante della cucina, ovvero testa e cuore propri”.