Quando si pronuncia il termine “Carbonara” si pensa immediatamente a Roma, alla sua storia e alla sua tradizione. E’ simbolo della cucina laziale.
E’ un primo piatto cremoso, grazie alla presenza dell’uovo, e croccante grazie alla presenza del guanciale. L’origine di questa ricetta è incerta, alcuni sostengono che durante la seconda guerra mondiale i soldati americani in Italia, reperivano alcuni ingredienti familiari alla loro cultura culinaria. In particolar modo uova, pancetta e spaghetti.
Un’altra tesi afferma invece che derivi dai “Carbonari” appennini che utilizzavano ingredienti facilmente reperibili e di alta conservazione durante i loro pasti. Per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.
La prima ricetta della Carbonara, presumibilmente è stata pubblicata negli Stati Uniti nel 1952. In un ricettario italiano invece risale al 1954, in cui ritroviamo un piatto simile a quello che attualmente conosciamo.
La definitiva consacrazione della Carbonara è in Italia nel 1960, per la prima volta viene introdotto il guanciale in sostituzione alla pancetta, presenti anche panna, cipolla, pepe, peperone e prezzemolo. Dal 1990 in poi gli unici ingredienti che saranno protagonisti della ricetta sono: uova, guanciale, pecorino e pepe.
Oggi è un simbolo della tradizione culinaria romana, c’è chi la preferisce con pasta corta e chi con gli spaghetti. Chi preferisce l’uovo crudo sulla pasta (come da ricetta originale) e chi invece preferisce mantecarlo e renderlo più cotto, e inoltre ci sono i sostenitori del guanciale e i sostenitori della pancetta. Nonostante tutto la Carbonara è una pietra miliare della cucina italiana.