La caponata e le sue mille facce: semplice, colorata, gustosa. Scopriamo
insieme le diverse varianti da gustare.
Semplice, colorata e gustosa, questa è la caponata siciliana fatta di ortaggi e ottima come piatto unico o contorno. La Caponata è inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e alimentari.
La parola “Caponata” potrebbe derivare dal termine greco “Capto” del verbo tagliare, forse perché tutti gli ortaggi usati per preparare questa gustosa pietanza sono tagliati a pezzettini.
Ma l’ipotesi più plausibile è che il nome derivi dal termine “Capone” (Lampuga in italiano) ovvero un pesce presente nel Mar Mediterraneo che veniva servito in agrodolce. Più tardi, grazie anche a nuove dominazioni, la Lampuga fu sostituita con la melanzana. La caponata ha diverse versioni, infatti, tra una provincia siciliana e un’altra, le caratteristiche sono svariate
La versione agrigentina con: melanzane, peperoni, pomodori, cipolle, sedano, olive verdi, olive nere, capperi, aceto, miele, zucchero, aglio, olio, peperoncino, basilico pinoli o mandorle, uvetta.
La versione trapanese: melanzane, peperoni, olive, cipolle, pomodori maturi, capperi, aceto, zucchero e mandorle tostate
La versione catanese: melanzane, peperoni di vari colori, olive, cipolle, capperi, aceto, zucchero, basilico, aglio e patate.
La versione messinese è simile a quella palermitana, con l’unica differenza che nella prima è presente il pomodoro pelato, nella secondo passata di pomodoro o concentrato.