L’amore per la pasticceria spesso può nascere all’improvviso, così che è stato per Rosi Carrubba, nata in Germania ma residente a Caltagirone da diversi anni.
La sua maestria con i dolci, e con le torte in pasta di zucchero sono ormai noto nella città della ceramica. Arte che ha portato Rosi a vincere diversi premi, uno su tutti, il premio del sorriso, della resilienza e della positività.
Ciao Rosy, raccontaci come nasce la tua passione per il mondo dei dolci?
Mi chiamo Rosi Carrubba, sono nata in Germania il 2-10-1971 diploma di maestra d’arte con esperienza ventennale nel campo della ceramica. In adolescenza si sa, tutte le ragazze iniziano a fare conoscenza con la cucina, con gli anni mi sono documentata con libri e riviste e mi sono appassionata, ma soprattutto mi sono concentrata sui dolci. Tutto è nato per caso, un giorno mi sono avventurare nel preparare una torta per un’amica di mia nipote, da lì ho iniziato il percorso in questo mondo lavorativo.
Un’amica mi disse che esistevano delle associazioni di pasticceri e cuochi, di cui adesso faccio parte, ed organizzavano delle competizioni con torte artistiche, mi invitò a partecipare ad una di esse. Era la festa di San Cono, e con grande mio piacere arrivai seconda. Per me era un mondo nuovo, ma avevo voglia di approfondire, così mi sono documentata e successivamente ho partecipato a diverse competizioni e sagre. Spesso sono arrivata prima, terza ecc ma la vera bellezza era confrontarmi con altre persone e crescere nel mondo della pasticceria. Il premio più bello e inaspettato è stato il Gogol, simbolo che rappresenta il sorriso, la positività, la resilienza, la solidarietà e la voglia di riscatto. Ricevere questo premio e diventare ambasciatrice del sorriso è stato un vero onore.
Non solo ricette tradizionali ma anche torte innovative, creative con pasta di zucchero. Come hai imparato a preparare queste torte particolari?
Avendo già l’arte nelle mani ho utilizzato la mia esperienza di decoratrice nel settore dei dolci. La pasta di zucchero è come la plastilina o l’argilla, si può modellare, e con essa ho scoperto di sapere modellare e creare delle piccole opere. Mi sono documentata, internet, corsi e l’aiuto di buone maestre, ho imparato e ho perfezionato le varie tecniche.
Che feedback hai avuto dai clienti?
Sino ad oggi ho avuto diversi complimenti da parte dei miei clienti, poi come dico io il gusto è soggettivo.
Qual è la torta che ricordi in modo particolare?
Bella domanda, per me sono tutte belle ma una in particolare mi sta a cuore, la torta si chiama “Qal‛at al-ghīrān” con cui ho vinto diversi premi, è tutta decorata e modellata a mano riprende la ceramica di Caltagirone.